Se non siamo felici, se pensiamo che ci manchi qualcosa, se non riusciamo a realizzare i nostri desideri, se non riusciamo più ad avere desideri è perchè siamo intrappolati dalle nostre convinzioni rigide. È perchè ogni giorno sperimentiamo la nostra paura, la nostra colpa, il nostro bisogno di potere. Se smontiamo le nostre convinzioni, se rompiamo la gabbia dei nostri sentimenti possiamo sperimentare l’Eros della vita. Allora tutto ciò che ci rende felici e ci fa vivere con passione arriverà al nostro Orizzonte.
Esistono stelle nel nostro universo che sono dominate dalla forza dell’attrazione. Qualsiasi cosa passi nei paraggi di questi corpi celesti viene attratta da essi al punto di diventare parte della stella stessa. Nessun oggetto può sfuggire a questa forza d’attrazione, neanche la luce, al punto che queste stelle, assorbendo la luce, non sono visibili. È per questo motivo che questi corpi vengono definiti buchi neri. Il buco nero è una stella che implode su se stessa e che, attraendo la luce, non è visibile ai nostri occhi. Lo spazio tempo che si trova intorno al buco nero è chiamato “orizzonte degli eventi”, termine che rappresenta, con le parole di S. Hawking, astrofisico docente all’università di Cambridge, “la superficie che divide la regione dello spazio tempo da cui la luce esce dalla regione da cui la luce non può uscire… Il buco nero continua a esercitare sugli oggetti vicini la stessa attrazione gravitazionale del corpo celeste che è collassato”.
Ma ciò che si evidenzia in astronomia come forza d’attrazione è una metafora di quello che accade nella vita di ognuno di noi. Ogni persona ha intorno a sé un orizzonte dominato da una determinata vibrazione, un’energia che corrisponde a quella dei sentimenti e pensieri che produce. Viviamo la vita e le esperienze che ci arrivano in funzione dei nostri sentimenti e pensieri. Essi ci spingono a interpretare ogni esperienza in modo di poterli continuamente confermare. Ad esempio se ci sentiamo vittime dell’egoismo del mondo interpreteremo ogni situazione ci accada come provocata dall’egoismo degli altri e questo farà diventare sempre più forte e profondo la nostra sensazione di vittimismo.
Ciò avviene secondo due meccanismi.
Il primo si basa sul principio neuro-psicologico secondo cui i nostri sentimenti creano un legame neurologico con i pensieri che sono in linea con essi: tornando all’esempio, il sentimento di vittimismo si lega alla convinzione che gli altri siano egoisti e ce l’abbiano con noi. A causa di questo meccanismo non solo ci sentiamo vittime ma riusciamo a dare spiegazioni razionali al nostro stato emotivo e ai nostri sentimenti. Quelle spiegazioni razionali sono i nostri pensieri ed interpretazioni circa gli eventi che accadono. Diventano via via convinzioni sempre più radicate in noi, circuiti neurologici nel nostro cervello facilmente attivati da stimoli sensoriali. Essi amplificano ancor più i nostri sentimenti: pensare di essere vittime dell’egoismo degli altri ci fa sentire ancor più il nostro vittimismo, la nostra depressione e la sensazione di essere senza speranze. Quindi il sentimento genera il pensiero che a sua volta rinforza il sentimento e letteralmente ci abituiamo a sentirci tristi, depressi, vittime.
Da un punto di vista energetico accade qualcosa di simile. Pensiero e sentimento attraggono e condensano nel nostro Orizzonte eventi che li confermano. Quindi, se siamo convinti che le persone siano egoiste, ci accade davvero di avere a che fare continuamente con chi ci dimostra questa qualità.
Tutto questo rende molto difficoltoso riuscire ad oltrepassare i limiti imposti dai nostri sentimenti e dalle nostre convinzioni di paura, di insicurezza, di colpa o svalutazione di noi stessi e percepire al loro posto la nostra forza, la fiducia in noi, l’apprezzamento della nostra identità e la curiosità verso la vita. Continuiamo semplicemente a sentirci in difficoltà perchè così siamo abituati e perchè questi nostri sentimenti e pensieri creano davvero ciò che temiamo accada.
Come fare ad uscire da queste gabbie? Per farlo abbiamo bisogno di esperienze diverse dal solito che generino in noi nuovi sentimenti e interpretazioni della realtà. Quindi piccole esperienze correttive, che non siano le solite create dai nostri sentimenti, ci faranno guardare la vita con occhi diversi. Esperienze create appositamente per sperimentare noi stessi e la nostra vita in modo nuovo e percepire in noi la comparsa di sentimenti diversi dai soliti. Uno strumento per compiere queste nuove esperienze è la visualizzazione.
Se non siamo felici, se pensiamo che ci manchi qualcosa, se non riusciamo a realizzare i nostri desideri, se non riusciamo più ad avere desideri è perchè siamo intrappolati dalle nostre convinzioni rigide. È perchè ogni giorno sperimentiamo la nostra paura, la nostra colpa, il nostro bisogno di potere. Se smontiamo le nostre convinzioni, se rompiamo la gabbia dei nostri sentimenti possiamo sperimentare l’Eros della vita. Allora tutto ciò che ci rende felici e ci fa vivere con passione arriverà al nostro Orizzonte.
Esistono stelle nel nostro universo che sono dominate dalla forza dell’attrazione. Qualsiasi cosa passi nei paraggi di questi corpi celesti viene attratta da essi al punto di diventare parte della stella stessa. Nessun oggetto può sfuggire a questa forza d’attrazione, neanche la luce, al punto che queste stelle, assorbendo la luce, non sono visibili. È per questo motivo che questi corpi vengono definiti buchi neri. Il buco nero è una stella che implode su se stessa e che, attraendo la luce, non è visibile ai nostri occhi. Lo spazio tempo che si trova intorno al buco nero è chiamato “orizzonte degli eventi”, termine che rappresenta, con le parole di S. Hawking, astrofisico docente all’università di Cambridge, “la superficie che divide la regione dello spazio tempo da cui la luce esce dalla regione da cui la luce non può uscire… Il buco nero continua a esercitare sugli oggetti vicini la stessa attrazione gravitazionale del corpo celeste che è collassato”.
Ma ciò che si evidenzia in astronomia come forza d’attrazione è una metafora di quello che accade nella vita di ognuno di noi. Ogni persona ha intorno a sé un orizzonte dominato da una determinata vibrazione, un’energia che corrisponde a quella dei sentimenti e pensieri che produce. Viviamo la vita e le esperienze che ci arrivano in funzione dei nostri sentimenti e pensieri. Essi ci spingono a interpretare ogni esperienza in modo di poterli continuamente confermare. Ad esempio se ci sentiamo vittime dell’egoismo del mondo interpreteremo ogni situazione ci accada come provocata dall’egoismo degli altri e questo farà diventare sempre più forte e profondo la nostra sensazione di vittimismo.
Ciò avviene secondo due meccanismi.
Il primo si basa sul principio neuro-psicologico secondo cui i nostri sentimenti creano un legame neurologico con i pensieri che sono in linea con essi: tornando all’esempio, il sentimento di vittimismo si lega alla convinzione che gli altri siano egoisti e ce l’abbiano con noi. A causa di questo meccanismo non solo ci sentiamo vittime ma riusciamo a dare spiegazioni razionali al nostro stato emotivo e ai nostri sentimenti. Quelle spiegazioni razionali sono i nostri pensieri ed interpretazioni circa gli eventi che accadono. Diventano via via convinzioni sempre più radicate in noi, circuiti neurologici nel nostro cervello facilmente attivati da stimoli sensoriali. Essi amplificano ancor più i nostri sentimenti: pensare di essere vittime dell’egoismo degli altri ci fa sentire ancor più il nostro vittimismo, la nostra depressione e la sensazione di essere senza speranze. Quindi il sentimento genera il pensiero che a sua volta rinforza il sentimento e letteralmente ci abituiamo a sentirci tristi, depressi, vittime.
Da un punto di vista energetico accade qualcosa di simile. Pensiero e sentimento attraggono e condensano nel nostro Orizzonte eventi che li confermano. Quindi, se siamo convinti che le persone siano egoiste, ci accade davvero di avere a che fare continuamente con chi ci dimostra questa qualità.
Tutto questo rende molto difficoltoso riuscire ad oltrepassare i limiti imposti dai nostri sentimenti e dalle nostre convinzioni di paura, di insicurezza, di colpa o svalutazione di noi stessi e percepire al loro posto la nostra forza, la fiducia in noi, l’apprezzamento della nostra identità e la curiosità verso la vita. Continuiamo semplicemente a sentirci in difficoltà perchè così siamo abituati e perchè questi nostri sentimenti e pensieri creano davvero ciò che temiamo accada.
Come fare ad uscire da queste gabbie? Per farlo abbiamo bisogno di esperienze diverse dal solito che generino in noi nuovi sentimenti e interpretazioni della realtà. Quindi piccole esperienze correttive, che non siano le solite create dai nostri sentimenti, ci faranno guardare la vita con occhi diversi. Esperienze create appositamente per sperimentare noi stessi e la nostra vita in modo nuovo e percepire in noi la comparsa di sentimenti diversi dai soliti. Uno strumento per compiere queste nuove esperienze è la visualizzazione.